Reti e mezzi

Ferrovia urbana-suburbana

Cantieri e sviluppi (aggiornamento a novembre 2017).

Premessa

L’attuale assetto delle linee ferroviarie che afferiscono a Genova e alla sua area metropolitana soffre di notevoli problemi di intasamento.

Su linee concepite nell’ottocento e oggetto di limitati interventi infrastrutturali nel corso degli ultimi 30-40 anni, convergono tutte le tipologie di trasporto ferroviario, da quello passeggeri (lunga percorrenza e regionale) a quello merci, in aumento a fronte della maggiore movimentazione di contenitori dei porti dell’area genovese-savonese.

Di conseguenza, negli ultimi anni sono state avviate le progettazioni e, successivamente, cantieri sia per il miglioramento della rete esistente sia per la realizzazione di nuove rilevanti infrastrutture ferroviarie.

Tra i primi rientrano i lavori per l’adeguamento delle gallerie e dei viadotti delle linee Genova-Acqui e della Succursale dei Giovi (Galleria Borlasca e Galleria Ronco), eseguiti o in corso di esecuzione negli ultimi dieci anni. Risale invece al 2006 lo spostamento a mare dell’attuale linea Genova - Ventimiglia nella tratta compresa tra la località Castelluccio e Genova Prà, la cui stazione è stata completamente ricostruita e localizzata all’interno del Parco Urbano.

Tuttavia, i lavori più importanti riguardano il riassetto del nodo ferroviario di Genova e la realizzazione del Terzo Valico dei Giovi.

Tali progetti sono concepiti allo scopo di apportare una specializzazione delle linee dell’area genovese, separando il flusso passeggeri a medio-corto raggio (traffico regionale) con quello a lunga percorrenza, nonché a quello merci. Infatti, solo grazie ad un adeguamento infrastrutturale e ad un utilizzo mirato di una linea avente determinate caratteristiche si può assicurare una migliore gestione del servizio e migliori collegamenti all’interno dell’area urbana e dal capoluogo verso altre Regioni.

Nodo Ferroviario di Genova

Il progetto per il riassetto del Nodo Ferroviario di Genova prende ufficialmente avvio nel 2006 con l’erogazione del finanziamento da parte del CIPE. Costo dell’opera 622 milioni di Euro.
Nel 2008 viene redatto il Piano di committenza, approvato dal CIPE con strutturazione dell’intervento in tre appalti principali, ovvero 4 lotti, il primo localizzato a Voltri, il secondo a Sampierdarena, il terzo nell’area portuale e il quarto a Brignole.


Inquadramento territoriale tratto dal sito della Regione Liguria

Nel 2009 vengono affidati i lavori per l’esecuzione della prima fase realizzativa. I lavori sono finalizzati al potenziamento delle linee e alla separazione dei flussi di traffico. In particolare è prevista una prima fase funzionale della sistemazione della stazione di Genova Voltri, il quadruplicamento Voltri - Sampierdarena, con interconnessione al Terzo Valico Giovi, la sistemazione della stazione di Sampierdarena, il sestuplicamento Genova P. Principe - Genova Brignole, nonché riassetto di impianti e servizi fra Genova Brignole e Genova Terralba, impianti di sicurezza e segnalamento a tecnologia innovativa.

Il dettaglio degli interventi iniziali è stato illustrato in alcuni incontri effettuati nel 2008 e nel 2011 con l’Ing. Mercatali, in allora direttore del Compartimento di Genova di RFI: intervista del 2008 (cliccare) e intervista del 2011 (cliccare).

Nel corso del 2009 venne effettuata la gara d’appalto e il contratto venne aggiudicato al Consorzio Eureca per la parte civile ed impiantistica, mentre ad Ansaldo venne affidato il contratto dell’appalto integrato Multistazione.

I lavori vennero avviati nel lotto Brignole e nel lotto Fegino-Borzoli. A Brignole è stato completato il parcheggio di interscambio, il manufatto dell’edificio di controllo multistazione, e avviate le opere per la realizzazione delle gallerie per la posa in opera dei due binari supplementari che permetteranno la separazione del traffico regionale istradato via Principe Sotterranea e che hanno termine nell’area sottostante Via Peschiera.


Lavori alla stazione di Genova Brignole, giugno 2017


Lavori alla stazione di Genova P.P. Sotterranea, giugno 2017


Lavori alla stazione di Genova P.P. Sotterranea, giugno 2017

A Fegino, invece, è stata scavata un’ulteriore galleria di collegamento tra la galleria Doria (bretella Voltri – Borzoli) e l’interconnessione di Fegino per unire la bretella con le linee di valico.


Lavori alla stazione di Borzoli, giugno 2017

Tuttavia, i lavori che già soprattutto sul lotto Brignole procedevano a rilento a causa di problematiche di vibrazioni lamentate dai residenti dei palazzi sovrastanti il cantiere, sono stati definitivamente interrotti dal 2016 a causa di difficoltà economiche e realizzative dell’appalto da parte del Consorzio Eureca.

Ciò ha determinato un fermo lavori che perdura ormai da anni e che ha determinato un fortissimo ritardo nella realizzazione dell’intera opera che avrebbe dovuto essere ultimata nel 2016.

Ebbene, nel 2017 RFI, committente dell’opera ha deciso di sciogliere il contratto e procedere ad una semplificazione del progetto con conseguente riaffidamento, mediante gara, dei relativi lavori. La gara dovrebbe essere bandita a luglio 2017.

Sfortunatamente, per accelerare i tempi (e diminuire l’investimento economico) questa semplificazione consiste nella riprogettazione del lotto Sampierdarena. In pratica viene effettuata la cancellazione dei cosiddetti “scavalchi di Sampierdarena”.

A Nord di Sampierdarena, infatti, la confluenza delle linee Lenta Giovi, Acqui e Sommergibile portano con sé delle evidenti difficoltà di gestione del traffico; se ad esse se ne aggiunge una quarta, il rischio è davvero che il sistema presenti delle forti criticità. Ebbene, il progetto iniziale prevedeva una serie di sistemi tecnici di infrastruttura ferroviaria (scavalchi e salti di montone) che avrebbero permesso di tenere distinti i vari flussi.

Questi interventi sarebbero stati sacrificati sull’altare dei risparmi di tempo e denaro, con probabile grave danno per l’auspicato incremento del traffico pendolare soprattutto nelle linee per Arquata (Lenta) e Acqui.

La cartografia del progetto iniziale mostra la complessità dell’intervento che oggi sembrerebbe completamente stralciato.


PRG stazione di Ge-Sampierdarena tratto dal sito della Regione Liguria


PRG stazione di Ge-Sampierdarena, tracciato tratto dal sito della Regione Liguria

In ogni caso, la riprogettazione e la nuova gara porteranno ad un allungamento dei tempi di realizzazione. Si parla del 2021, anno che coincide con la fine dei lavori del Terzo Valico, in modo tale da avere un assetto generale definitivo del nodo.

Ai seguenti link trovate quello che dopo le vicende di cui sopra dovrebbero essere l’assetto definitivo del nodo e le tracce dei servizi: accordo quadro Regione Liguria - RFI (cliccare) e allegati all'accordo quadro, con le slide dei servizi, delle relazioni e degli interventi (cliccare).

Nell’ambito del riassetto del nodo, è inoltre prevista la realizzazione di alcune nuove stazioni, o, più propriamente, fermate (in quanto non presenziate e a struttura leggera). Tuttavia, ad oggi non si è ancora in grado di capire con esattezza quali saranno effettivamente realizzate; nel PUC del Comune di Genova risultano inserite Multedo, Cornigliano (ricollocazione in posizione centrale), Teglia, Sestri Ovest/Fincantieri, Campasso.

Tuttavia, al di là degli strumenti urbanistici, non risulta che tali opere risultino finanziate e/o progettate. Rimane molto nebulosa anche la situazione di Terralba. In questo documento (datato 2009) dell’Urban Lab del Comune di Genova (link) si indica Terralba come possibile capolinea della metropolitana (attualmente attestata a Brignole).

Diversa è la situazione di Erzelli, che risulta essere l’unica per la quale è stato chiesto un finanziamento e pare essere stato redatto un progetto in sinergia col quadro dello sviluppo del nuovo Parco Scientifico e Tecnologico dell’area collinare e del suo collegamento con l’aeroporto.

La stazione dovrebbe essere intermedia tra Sestri e Cornigliano e collegata attraverso un sistema di funicolare o funivia sia con l’aerostazione sia con il parco. Si tratta del progetto G.A.T.E. (Genoa Airport A Train to Europe) compartecipato tra tutti i soggetti istituzionali.

In questo documento disponibile sul sito Campus (cliccare) è visibile un rendering del nuovo possibile collegamento. Il costo dell’opera si aggira intorno ai 15 milioni di Euro.


Fotomontaggio della funivia sovrastante Via Soliman

Terzo Valico

L'altra grande opera che interessa la rete ferroviaria genovese è quella rappresentata dal Terzo Valico.

L'opera consiste nella realizzazione di una nuova linea di 53 km di cui 36 km in galleria che permetterebbe di introdurre un nuovo itinerario ferroviario in direzione Milano/Torino, alternativo ai due già esistenti (Lenta via Busalla e Succursale).

La gran parte della nuova linea correrà in galleria tra Fegino e Libarna (Comune di Serravalle Scrivia), per poi affiancarsi all'attuale linea Novi-Tortona (che verrà interrotta al traffico e profondamente ristrutturata) e interconnettersi alle linee esistenti a Novi Ligure (linea per Torino) e all'altezza di Tortona (linea per Milano).

L'opera è finanziata dall'Unione Europea nel quadro dei 30 progetti prioritari approvati nel 2004 e denominato "Asse Ferroviario Genova-Rotterdam" ovvero "Ponte tra i due Mari".


Dettaglio del tracciato del Terzo Valico tratto da www.regione.liguria.it


Altra cartina del Terzo valico tratta da Alessandria News

Caratteristiche
Lunghezza linea: 53 km di cui 36 km in galleria - Lunghezza interconnessioni: 25 km
Velocità di progetto linea: 200÷250 km/h - Velocità di progetto interconnessioni: 100÷160 km/h
Il progetto prevede inoltre quattro finestre (7,3 Km circa), Polcevera in Comune Genova (Ge), Cravasco in Comune di Campomorone (Ge), Castagnola in Comune di Fraconalto (AL) e Val Lemme in Comune di Voltaggio (AL);

Il General Contractor incaricato della progettazione e costruzione del Terzo Valico è il Consorzio COCIV

La struttura dell’opera è articolata in 4 lotti:
primo lotto
• finestra Val Lemme;
• tratto iniziale della finestra Polcevera;
• imbocco della finestra Cravasco;
• galleria di Campasso con i relativi imbocchi e opere propedeutiche;
• imbocco Sud della galleria di Valico;
secondo lotto
• completamento del pozzo Radimero (Comune Arquata Scrivia) per il posizionamento della per la galleria di Valico;
• imbocco Nord della galleria di Valico e opere di linea relative al tratto all’aperto di Libarna;
• opere nella piana di Novi Ligure;
• realizzazione Finestre Castagnola e Cravasco (Comune Campomorone);
• imbocchi della galleria Serravalle (propedeutici anch’essi al posizionamento delle frese e sostanzialmente completati);
terzo e quarto lotto
completamento dei primi due e opere ferroviarie.


Cantiere Pozzolo Formigaro (AL) Stato a maggio 2017 foto tratta da Terzovalico.it

Il termine dei lavori, inizialmente previsto per il 2019, è stato recentemente posticipato al 2021.
Il Terzo Valico dovrebbe dunque permettere di aumentare la capacità di traffico delle linee da e per Genova; concepito inizialmente soprattutto per il traffico merci, in ragione di un auspicato aumento dei traffici portuali dei contenitori, potrà essere verosimilmente utilizzato anche per le lunghe percorrenze e per aumentare i collegamenti tra Genova e le altre città del Nord Italia. Rimangono perplessità sul fatto che da Novi e da Tortona i treni si vanno poi ad innestare sulle linee esistenti che presentano (soprattutto la Tortona-Milano) degli indici di occupazione molto elevati. Al fine di migliorare il crescente traffico verso Milano occorrerà dunque attendere anche la realizzazione del quadruplicamento Pavia-Milano per permettere una separazione dei flussi passeggeri a lunga percorrenza da quelli suburbani/regionali, assai capillari nell’area metropolitana milanese.

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